Formato: 15x21 cm
Rilegatura: brossura
Pagine: 68
Nel mondo delle favole e delle fiabe i ruoli sono ben definiti : il lupo è cattivo, l'agnello mite ed ingenuo, la volpe astuta, la strega malvagia, il principe coraggioso.
Non accade lo stesso nella realtà dove in una società cinica, indifferente, senza più un codice etico, siamo preda di lupi travestiti da agnelli ,si addita come strega cattiva una povera vecchietta che non riesce a pagare il mutuo, si sbatte sulle pagine dei giornali il mostro in prima pagina, condannandolo prima ancora che l'imputato di un qualsiasi reato venga processato, mentre si inneggia a salvatore della patria chi ruba il denaro dei cittadini o crea leggi sorridendo,ma imbroglia un popolo, mettendolo alla fame.
Ogni cosa è fatta per confonderci, convincerci, appiattirci, impedire ogni forma di critica e ribellione al sistema, a partire dai messaggi pubblicitari così suadenti dove le banche vengono descritte come alleate dei cittadini,simbolo di affidabilità, sicurezza o dalle parole ambigue che ci appaiono rassicuranti, per disarmarci, per farci abbassare le difese e poi colpire.
Come si può pensare che una parola come Equitalia che contiene il termine equo nasconda invece insidie e sia sinonimo di ingiustizia ?
Fiabe all'incontrario di denuncia sociale, ma non nate per creare preoccupazioni ed ansie, ma per pensare e dare voce alle persone in difficoltà, ai più deboli e vessati, favole di realtà quotidiane che possono lasciare l'amaro in bocca, ma hanno lo scopo di sensibilizzare e far ragionare....... .
Le fiabe all'incontrario sono la realtà, ma non dobbiamo rinunciare a lottare contro i mali della nostra società, ma provare a costruire una società migliore, perché a volte, anche nella dura e spietata realtà, il mondo si può cambiare, come nelle favole.
Basta volerlo e crederci, perché nelle favole all'incontrario la fine della storia è in realtà l'inizio di una nuova, fatta di lotte contro le ingiustizie, le paure, i soprusi.
Nella vita reale tanti sono i finali: lieti, tristi, tragici, imprevedibili, ma vale sempre la pena provare a cambiare… qualunque sia l'esito finale!
RAGION PER CUI... C'ERA UNA VOLTA...
VARESE SUSANNA, nata a Lujan (Argentina) il 30/11/1954 da genitori italiani emigrati in Sudamerica nel dopoguerra.
E’ insegnante di scuola primaria dal 1975 e svolge questo lavoro con grande passione. Scrive racconti didattici per bambini ed ha già pubblicato quattro libri con il suo simpatico personaggio topo Tobia, tanto amato da grandi e piccini.
Ha partecipato per due volte ad un concorso letterario a Benabbio a tema il treno , ottenendo nel 2010 una segnalazione speciale con il racconto “Sui binari della fantasia” e nel 2012 un premio con il racconto “Anche il treno ha un’anima”. I racconti sono presenti nel libro “Inchiostro su rotaia”che raccoglie tutti quelli premiati di questa prestigiosa manifestazione.
Nel 2013 le è stato conferito il prestigioso premio internazionale “Artista dell’anno” Cristoforo Colombo nella sezione Letteratura.
Questa volta si presenta con una veste insolita, da scrittrice di favole per bambini ad autrice di racconti di denuncia sociale. Sembra una metamorfosi inconciliabile, ma in realtà è sempre un modo di recuperare dei valori e lottare contro le ingiustizie.
“Le fiabe all'incontrario” nascono dalla collaborazione con l'Associazione Avvocato in famiglia, un'organizzazione no-profit per informare, assistere, tutelare e difendere i diritti e gli interessi dei cittadini.
Sul loro sito (www.pronto-avvocato.com) è stata pubblicata, accompagnata da un'ironica vignetta di Roberto Manno, che ne accentua l'impatto emotivo, una fiaba al mese, per far riflettere e sensibilizzare le persone sui mali che attanagliano l'Italia.